Se ti lascio prima di Natale,
coi soldi del regalo
mi ci faccio Sky.
Friday, July 11, 2008
Thursday, June 26, 2008
E fuggiremo insieme noi su un altro sistema solare
E fuggiremo insieme noi,
tenendoci per la mano
e avrai il tuo mondo in dono
dove il mondo è un puntino lontano
Senz'ombre e senza venti
sarai mio sole e vita
e senza forze ti terrò
stringendoti fra le dita.
Di stelle io ti vestirò, come lucente velo,
pisciando
senza gravità
scriverò il tuo nome in cielo.
tenendoci per la mano
e avrai il tuo mondo in dono
dove il mondo è un puntino lontano
Senz'ombre e senza venti
sarai mio sole e vita
e senza forze ti terrò
stringendoti fra le dita.
Di stelle io ti vestirò, come lucente velo,
pisciando
senza gravità
scriverò il tuo nome in cielo.
Monday, June 23, 2008
Monday, June 16, 2008
Friday, May 30, 2008
Thursday, May 29, 2008
Parlami o diva
Mi guardi in tua beltade
non proferisci nova,
e 'l cor ardente cova
disio della vertade.
E nel candor tuo, bella,
ricerchi in te parole,
ma a me non v'e' favella,
non proferisci, e dole..
E' come un erto muro
che soffoca,
che blocca.
Aspetta,
che ti libero la bocca.
non proferisci nova,
e 'l cor ardente cova
disio della vertade.
E nel candor tuo, bella,
ricerchi in te parole,
ma a me non v'e' favella,
non proferisci, e dole..
E' come un erto muro
che soffoca,
che blocca.
Aspetta,
che ti libero la bocca.
Monday, May 12, 2008
Domenica al centro commerciale
E come in un girone di dannati,
dinanzi a me le anime perdute..
e razze immonde,
esperimenti umani,
etnie
a me sconosciute.
dinanzi a me le anime perdute..
e razze immonde,
esperimenti umani,
etnie
a me sconosciute.
Thursday, May 08, 2008
La dieta dell'acqua (i consigli di numero22)
E come infante perso nella culla
mi lascio sopraffare dagli eventi:
e litri d'acqua, e linfe di betulla..
mi sto pisciando pure i sentimenti.
mi lascio sopraffare dagli eventi:
e litri d'acqua, e linfe di betulla..
mi sto pisciando pure i sentimenti.
Monday, March 31, 2008
Thursday, March 20, 2008
Wednesday, March 12, 2008
Monday, March 10, 2008
Laurea
E gli occhi
e i nervi,
tesi,
di fronte alla commissione.
Ma farsi una dottoressa
è tutta un'altra soddisfazione.
Auguri
e i nervi,
tesi,
di fronte alla commissione.
Ma farsi una dottoressa
è tutta un'altra soddisfazione.
Auguri
Friday, March 07, 2008
Thursday, March 06, 2008
Wednesday, March 05, 2008
Tuesday, March 04, 2008
Monday, March 03, 2008
Allergia
Vento di scirocco,
fiore del dì di marzo,
linfa di nuova vita,
nettare degli dei...
e mo so' cazzi miei.
fiore del dì di marzo,
linfa di nuova vita,
nettare degli dei...
e mo so' cazzi miei.
Thursday, February 28, 2008
Tuesday, February 26, 2008
Il senso delle cose (filosofia municipale)
Ho sbagliato sempre il senso,
dall'inizio.
Settanta euro
e m'hanno tolto il vizio.
dall'inizio.
Settanta euro
e m'hanno tolto il vizio.
Wednesday, February 20, 2008
Il maratoneta
E' quasi fatta amore,
ancora qualche minuto.
Ti sveglio,
prima di chiederti se t'e' piaciuto.
ancora qualche minuto.
Ti sveglio,
prima di chiederti se t'e' piaciuto.
Tuesday, February 19, 2008
Sunday, February 17, 2008
Il segreto dell'anziano
Insegnami, o uomo saggio
i segreti della vita,
tramanderò il messaggio,
la verità infinita.
E come te domani
m'accingerò al ritorno:
le mani che mi tremano..
e pippe tutto il giorno.
i segreti della vita,
tramanderò il messaggio,
la verità infinita.
E come te domani
m'accingerò al ritorno:
le mani che mi tremano..
e pippe tutto il giorno.
Thursday, February 14, 2008
San Valentino 08
I cioccolatini ce li hai.
A cena ogni sorta di sfarzo.
Adesso non rompi i coglioni
fino all'otto marzo.
A cena ogni sorta di sfarzo.
Adesso non rompi i coglioni
fino all'otto marzo.
Monday, February 11, 2008
Trauma toracico
La bimba è sfasciata.
Il rachide pure.
Fugge il mio tempo
sazio di cure.
Oggi la sorte non è stata amica,
ma la radiologa
cazzo,
che fica.
Il rachide pure.
Fugge il mio tempo
sazio di cure.
Oggi la sorte non è stata amica,
ma la radiologa
cazzo,
che fica.
Monday, February 04, 2008
Sunday, February 03, 2008
Domenica
"E' come quando ti finisce la carta igienica,
è come quando senza ci stai male
però è domenica"
Gli Olmo, "Domenica", 2008 ©
è come quando senza ci stai male
però è domenica"
Gli Olmo, "Domenica", 2008 ©
Friday, February 01, 2008
Monday, January 28, 2008
Mi sono montato la testa
.. ma non avendo le istruzioni in italiano,
ora ho un non so che di picassiano.
ora ho un non so che di picassiano.
Wednesday, January 23, 2008
Tuesday, January 22, 2008
Sunday, January 20, 2008
Il problema dei rifiuti
La chiusura emotiva ci rende soli.
L’acquiescenza ormai è tabù.
L’accettazione sociale il nuovo morbo, da cui rendersi immuni attraverso una vaccinazione sperimentata nella riluttanza.
La negazione di ogni possibilità emotiva di interazione, l’istintiva barriera che ciascuno di noi pone a protezione dei propri schemi, l’avversione all’apertura ad ogni percorso difforme dal costrutto che ci portiamo dentro, ci barrica dentro modelli isolati.
Contro ogni proposizione e ogni offerta emotiva, non possiamo che rifiutare passivamente l’emozione, la conoscenza, l’amore.
E cadiamo nella pericolosa spirale del confronto e dell’imitazione, che ci porta inevitabilmente a replicare esperienze fallimentari e dolorose per la collettività.
Nulla è accettato, nulla è accolto. Il rifiuto è l’unica strada percorribile.
Qualche giorno fa, in un paesino della provincia, un giovane italiano, e fossero stati cento, mille o diecimila giovani figli della sua generazione, la chiedeva con discrezione ad una giovane coetanea.
Qualche giorno fa, in un paesino della provincia, una giovane italiana, e fossero state cento, mille o centomila giovani italiane, figlie della cieca chiusura sociale dei nostri tempi, la negava al suo timido corteggiatore, rifiutando ogni proposito copulativo.
E’ questo il nostro nemico.
E’ questo il nostro grande cancro.
E’ lecito e legittimo chiederla a gran voce. Volerla. Pretenderla.
Ma il problema dei rifiuti,
getta la nostra età in una buia disperazione.
L’acquiescenza ormai è tabù.
L’accettazione sociale il nuovo morbo, da cui rendersi immuni attraverso una vaccinazione sperimentata nella riluttanza.
La negazione di ogni possibilità emotiva di interazione, l’istintiva barriera che ciascuno di noi pone a protezione dei propri schemi, l’avversione all’apertura ad ogni percorso difforme dal costrutto che ci portiamo dentro, ci barrica dentro modelli isolati.
Contro ogni proposizione e ogni offerta emotiva, non possiamo che rifiutare passivamente l’emozione, la conoscenza, l’amore.
E cadiamo nella pericolosa spirale del confronto e dell’imitazione, che ci porta inevitabilmente a replicare esperienze fallimentari e dolorose per la collettività.
Nulla è accettato, nulla è accolto. Il rifiuto è l’unica strada percorribile.
Qualche giorno fa, in un paesino della provincia, un giovane italiano, e fossero stati cento, mille o diecimila giovani figli della sua generazione, la chiedeva con discrezione ad una giovane coetanea.
Qualche giorno fa, in un paesino della provincia, una giovane italiana, e fossero state cento, mille o centomila giovani italiane, figlie della cieca chiusura sociale dei nostri tempi, la negava al suo timido corteggiatore, rifiutando ogni proposito copulativo.
E’ questo il nostro nemico.
E’ questo il nostro grande cancro.
E’ lecito e legittimo chiederla a gran voce. Volerla. Pretenderla.
Ma il problema dei rifiuti,
getta la nostra età in una buia disperazione.
Friday, January 18, 2008
Wednesday, January 16, 2008
Algebricamente codardo
A volte mi sottraggo da me stesso,
son sincero.
Ma non è un gran successo:
viene zero.
son sincero.
Ma non è un gran successo:
viene zero.
Monday, January 14, 2008
Disincanto impressionista
E valica forme ed oggetti,
l’anima
e vive
risuona al vibrare.
Dissolta plasma ogni sagoma,
forte,
la tela,
al suo muto gridare…
…si ma l’acqua arancione
non si puo’ guardare.
l’anima
e vive
risuona al vibrare.
Dissolta plasma ogni sagoma,
forte,
la tela,
al suo muto gridare…
…si ma l’acqua arancione
non si puo’ guardare.
Friday, January 11, 2008
Thursday, January 10, 2008
Wednesday, January 09, 2008
Lutto in casa (è morto il bonsai che mia sorella mi ha regalato a Natale, cazzo).
L’olmo a cui tendevi
la generosa mano
s’inchina e soffia, piano,
‘l cantar che in tempo odevi,
ed in su’ gialla veste
ripone linfa e gloria
fugace la memoria
del tempo delle feste.
Oh germoglioso affanno,
oh trista mia novella,
qual dono di sorella,
gradito in chiusa d’anno
vibrasti in breve istante,
apristi l’ali al mondo,
leggiadro tu, e giocondo
fra l’astio d’altre piante
grazioso e pur minuto
posasti in son d’orchestra
a latere in finestra
il tuo ultimo saluto.
Ma in cor non v’e’ perdono
pel mio felino ingrato..
.. che forse avrà orinato
sul tronco del mio dono?
sarà latente arcano,
sarà foco d’inferno,
sarà mio dubbio eterno
da verità lontano..
L’olmo a cui tendevi
la generosa mano,
dinanzi al suo divano,
s’accinge ora a morir.
la generosa mano
s’inchina e soffia, piano,
‘l cantar che in tempo odevi,
ed in su’ gialla veste
ripone linfa e gloria
fugace la memoria
del tempo delle feste.
Oh germoglioso affanno,
oh trista mia novella,
qual dono di sorella,
gradito in chiusa d’anno
vibrasti in breve istante,
apristi l’ali al mondo,
leggiadro tu, e giocondo
fra l’astio d’altre piante
grazioso e pur minuto
posasti in son d’orchestra
a latere in finestra
il tuo ultimo saluto.
Ma in cor non v’e’ perdono
pel mio felino ingrato..
.. che forse avrà orinato
sul tronco del mio dono?
sarà latente arcano,
sarà foco d’inferno,
sarà mio dubbio eterno
da verità lontano..
L’olmo a cui tendevi
la generosa mano,
dinanzi al suo divano,
s’accinge ora a morir.
Tuesday, January 08, 2008
Monday, January 07, 2008
Sunday, January 06, 2008
Wednesday, January 02, 2008
In lode al capezzolo (festa di fine anno)
M’appaga già ‘l pensar dei tuoi momenti,
che in cor mi stringe e l’aria che respiro
ché soffio fresco par, e io t’ammiro,
e sogno i tuoi capezzoli gaudenti..
Capezzolo gaudente,
a me volgi sospeso
l’ardir del mai arreso
sospiro combattente
Ed aulico mi investa,
giammai sarà ritiro
che si erga il chiodo in tiro:
via gli abiti,
oggi è festa.
che in cor mi stringe e l’aria che respiro
ché soffio fresco par, e io t’ammiro,
e sogno i tuoi capezzoli gaudenti..
Capezzolo gaudente,
a me volgi sospeso
l’ardir del mai arreso
sospiro combattente
Ed aulico mi investa,
giammai sarà ritiro
che si erga il chiodo in tiro:
via gli abiti,
oggi è festa.
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